NAZIONALE 03/04/2009, Pagina 23
Caserta Sostanze vietate in Europa. I produttori: nessun rischio
Bufale, nuovo allarme «Dopate» con ormoni per avere più latte
Blitz dei Nas: 19 arresti. «Interessi della Camorra»
Nel mirino 25 allevamenti. Tra le persone finite in cella oltre agli allevatori anche tre veterinari
NAPOLI — In alcuni allevamenti della provincia di Caserta alle bufale veniva somministrata la somatotropina, una sostanza prodotta in Corea e vietata in Europa. È un ormone che favorisce la crescita e l’utilizzo negli allevamenti aveva due effetti: faceva aumentare sensibilmente la produzione del latte alle bufale e contribuiva, altrettanto sensibilmente, a riempire le casse della camorra casalese.
Del coinvolgimento dei clan parlano gli investigatori che con le loro indagini hanno scoperto l’uso della somatotropina in 25 allevamenti e arrestato diciannove persone, alcune delle quali accusate anche di traffico di ketamina, una sostanza derivante dalla canapa indiana. A coordinare le indagini, na te anche da dichiarazioni di pentiti e affidate ai carabinieri del Nas, è stata la Direzione distrettuale antimafia di Napoli, con il pm Giovanni Conzo e il coordinatore Franco Roberti. Che dice: «Siamo convinti che l’intero traffico fruttasse ogni mese ingenti somme di denaro ai clan».
Per fare arrivare l’ormone negli allevamenti casertani, venivano utilizzati i canali di importazione illecita dall’Albania e dalla Svizzera, dopo l’acquisto della somatotropina che invece avveniva direttamente in Corea. I carabinieri dei Nas hanno perquisito una quarantina di allevamenti, oltre ad abitazioni e uffici dei sospettati, e in venticinque strutture hanno accertato l’uso dell’ormone vietato. Tra gli arrestati molti allevatori ma anche tre veterinari che avrebbero firmato certificazioni compiacenti.
Il procuratore di Napoli Giovando menico Lepore sottolinea che quest’indagine dimostra «come l’attenzione e i controlli siano sempre alti», mentre per i carabinieri dei Nas non ci sono rischi per la mozzarella e per gli altri prodotti a base di latte di bufala in commercio. Altrettanto sottolineano gli operatori del settore («La mozzarella dop è sicura », dice Luigi Chianese, presidente del Consorzio per la tutela della mozzarella di bufala campana), mentre Legambiente, attraverso il presidente campano Michele Buonomo, chiede che siano intensificati i controlli «per garantire i consumatori e la maggior parte dei produttori, che sono onesti e scrupolosi».
F. B.
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